« Cari fratelli e sorelle, fedeli e devoti della Beata Vergine Maria di Barbana,

Siamo una comunità di monaci benedettini e viviamo la Regola del nostro Santo Padre Benedetto, un monaco italiano nato a Norcia, in Umbria, intorno all’anno 480, che fondò il famoso monastero di Montecassino nell’anno 529.
Essere monaco vuol dire cercare di vivere in unità con Dio, essere uno con la Trinità. Il monaco è una persona che vive con radicalità il Vangelo di Cristo, all’interno di una comunità di confratelli.

Con il passare dei secoli, molti monasteri in tutta l’Europa adottarono la Regola Benedettina “caratterizzata da una singolare discrezione ed esposta in chiarissima forma”, secondo le parole del Papa San Gregorio Magno.
I monaci portoghesi arrivarono in Brasile nell’anno 1582 e fondarono il primo monastero d’America. Da questa casa madre si originò la Congregazione Benedettina del Brasile nel 1827, con i suoi monasteri.

Il nostro monastero in Brasile fu fondato nel 1956 sulle montagne di Minas Gerais. Dal 2013, invitati dall’allora Cardinale Carlo Cafarra, Arcivescovo di Bologna, siamo in Italia, con la missione di continuare la vita monastica in questo paese, dove è nato il monachesimo benedettino.
Siamo arrivati nel Santuario di Barbana nel giorno 28 di gennaio di quest’anno [NdT: 2020]. Siamo qui per continuare la storia di fede e devozione alla Madonna in questa isola tanto amata dai friulani, e non solo, con il nostro umile lavoro di monaci.
Come segno del nostro arrivo, presentiamo ora il nostro nuovo stemma, che è stato adattato per illustrare il nostro cammino di vita. Il leone sulla destra simboleggia San Benedetto e la Congregazione Benedettina Brasiliana. Sul lato sinistro il monastero è rappresentato dal mare, che circonda questa isola, e dalla stella, simbolo dalla Madonna. La corona ricorda che la Madonna di Barbana è anche regina della laguna di Grado.
Ringraziando di cuore tutta la Arcidiocesi di Gorizia e tutti i fedeli, vi rivolgo un caloroso abbraccio e assicuro la nostra preghiera. »

Padre Priore Benedetto OSB e comunità